Incentivi
Bonus mobili e grandi elettrodomestici 2017
La Legge di Bilancio 2017 proroga fino al 31 dicembre 2017 il Bonus mobili e grandi elettrodomestici mentre non proroga il Bonus mobili giovani coppie.
Vediamo nello specifico le caratteristiche di questa agevolazione fiscale.
In cosa consiste?
È una detrazione sull’imponibile Irpef pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe A+ o superiore, destinati all’arredo di un immobile oggetto di riqualificazione.
Per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, la spesa massima complessiva che si può portare in detrazione è di € 10.000, IVA compresa.
Inoltre questa spesa è calcolata indipendentemente da quella sostenuta per i lavori di ristrutturazione: quindi le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere anche più elevate di quelle per i lavori di ristrutturazione!
Il tetto di € 10.000 è riferito a ciascuna unità immobiliare oggetto di riqualificazione: quindi, se stai facendo più lavori, hai diritto alla detrazione su € 10.000 per ciascuna unità.
La quota di € 10.000 sarà rimborsata in 10 quote annuali di importo uguale.
Esempio
Nel corso del 2016 hai iniziato una ristrutturazione edilizia che gode della detrazione fiscale del 50%. Nel 2017 spendi € 12.000 in mobili e grandi elettrodomestici che andranno ad arredare quell’immobile: col Bonus mobili 2017 potrai godere di un ulteriore “sconto” sulle imposte pari a € 5.000 (il 50% del tetto massimo ammissibile, € 10.000), ripartito in quote annuali da € 500, per 10 anni.
Quando puoi richiedere il Bonus mobili?
Per richiedere e ottenere il bonus devono essere rispettate alcune condizioni, vediamo quali.
- Devi aver realizzato, a partire dal 1° gennaio 2016, dei lavori di recupero edilizio in un immobile e usufruire della relativa detrazione fiscale del 50%
- la data di inizio lavori di ristrutturazione deve precedere quella in cui si acquistano i mobili e gli elettrodomestici. La spesa per questi beni può però essere sostenuta prima della spesa per la ristrutturazione
- i beni devono andare ad arredare l’immobile oggetto della riqualificazione
- bisogna essere assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Puoi richiedere l’agevolazione anche quando compri un immobile già ritrutturato da un’impresa o da una cooperativa, purché questi l’abbiano venduto entro 18 mesi dalla fine dei lavori.
Nota che non danno diritto al bonus:
- l’acquisto o la realizzazione di box o posto auto pertinenziale nell’ambito degli interventi di recupero edilizio (detrazione del 50%)
- gli interventi di riqualificazione energetica dell’ecobonus (detrazione fiscale del 65%; approfondisci con la lettura della Circolare n. 11/E del 21.5.2014 dell’Agenzia delle Entrate, p. 24).
Per vedere alcuni casi particolari, consulta la mini guida dell’Agenzia delle Entrate.
Vale anche per le imprese?
Nell’attuale disegno di legge non sono presenti limiti ulteriori rispetto a quelli già in essere.
Il Bonus quindi può essere richiesto anche dai soci di cooperative (divise e indivise) e da imprese individuali, imprese familiari, dai soci di società semplici, snc e sas. Per le imprese però vale solo per quegli immobili che non sono strumentali o merce.
Cosa puoi acquistare?
Il bonus si applica a due tipologie di beni:
- mobili nuovi (no mobili antichi, no antiquariato)
- grandi elettrodomestici nuovi di classe A+ o superiore (per i forni A o superiore).
Rientrano nel bonus anche le spese di trasporto e di montaggio e l’acquisto di quegli elettrodomestici che non hanno ancora l’obbligo di etichetta energetica.
Mobili nuovi |
Grandi elettrodomestici nuovi |
Letti, materassi, armadi, comodini, tavoli, sedie, scrivanie, cassettiere, librerie, apparecchi di illuminazione, divani, credenze | Frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, stufe elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento |
Nota che non vi è correlazione fra i beni acquistati e l’ambiente ristrutturato: potrai quindi ristrutturare il bagno di un alloggio e richiedere ad esempio il bonus per l’acquisto del divano.
Procedure da seguire
Pagamenti
Puoi pagare il bene e le spese di trasporto/montaggio con:
- bonifico bancario o postale
- carta di credito o di debito (bancomat).
Non puoi invece usare assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Secondo quanto specificato da Agenzia delle Entrate non è più necessario utilizzare lo specifico bonifico per la ristrutturazione edilizia, soggetto a ritenuta, predisposto dalle banche e da Poste.
Documentazione
Ricordati di conservare:
- ricevuta del bonifico o ricevuta di avvenuta transazione
- documentazione di addebito sul conto corrente
- fatture di acquisto dei beni, con indicata la natura, la qualità e la quantità dei beni/servizi
Dovrai poi indicare nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Con quali interventi si può richiedere il Bonus?
Per richiedere il Bonus mobili e grandi elettrodomestici è necessario fare degli interventi edilizi sul singolo appartamento o sulle parti condominiali comuni.
Singolo appartamento |
Parti comuni di edifici residenziali |
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